Quante volte ti è capitato di dire qualcosa a qualcuno, che ha avuto una reazione del tutto inaspettata rispetto a ciò che gli hai detto, magari anche mostrando un certo risentimento e fastidio?
Ecco, questo succede perché non sei riuscito ad essere coerente con il messaggio che stavi passando e probabilmente non hai tenuto conto del fatto che stavi trasmettendo una tua opinione personale, non priva di giudizio o accuratamente edulcorata.
Quante volte ti sei nascosto/a dietro la scusa “Mah, ho detto solo la verità!” senza considerare che quella era la TUA verità, che per l’altro poteva diventare addirittura scomoda?!
Quando ci mettiamo in comunicazione con l’altro troppo spesso pensiamo che basti passare il messaggio, come l’abbiamo pensato, per essere certi che l’altro lo recepisca nel modo corretto.
La verità, purtroppo, è un’altra: la comunicazione è un’operazione complessa, che dovrebbe tenere conto di alcuni filtri, che sono dettati dalle esperienze passate, dai valori, dai condizionamenti, dalle credenze e dalla cultura di chi manda il messaggio, ma anche di chi lo riceve!
Se volessimo comunicare in modo davvero efficace, sarebbe necessario essere ASSERTIVI.
Questo si tradurrebbe nell’esprimere in modo socialmente adeguato e costruttivo i propri diritti e interessi, lasciando spazio per i diritti e i bisogni altrui, manifestando i propri sentimenti, sia positivi che negativi, imparando anche a dire di NO a richieste irragionevoli e sapendo chiedere favori agli altri, oltre che a riconosce i propri limiti e gestire efficacemente le critiche e la pressione sociale.
Essere comunicatori efficaci quindi si può, è necessario allenarsi e conoscere le giuste strategie per riuscire a mettersi in relazione con l’altro. La stessa relazione tra due (o più) persone è però governata dal sistema di valori e credenze degli interlocutori.
Vediamo insieme di cosa si tratta…
I valori sono quelle idee, realtà, esperienze che reputiamo valide e desiderabili nella nostra vita.
L’universo valoriale di riferimento cambia da persona a persona e, anche di fronte ai medesimi valori, la priorità che gli attribuiamo è assolutamente personale. I nostri valori sono il frutto dell’ambiente all’interno del quale siamo cresciuti e delle persone con le quali ci siamo interfacciati sin da piccoli, oltre che agli esempi che abbiamo avuto.
La conoscenza dei valori altrui è decisiva in una comunicazione, soprattutto se desideriamo esercitare qualche influenza sul nostro interlocutore.
Ad esempio, se l’onestà occupa un posto di rilievo nella gerarchia di valori del nostro interlocutore, siamo destinati al fallimento in termini di efficacia comunicativa se gli proponiamo qualcosa di illecito.
Le credenze invece risultano più labili e sono sempre in via di ridefinizione in base alle nostre esperienze, man mano che cresciamo e diventiamo adulti. Anche queste sono influenzate dall’ambiente che ci circonda, ma acquista una visione più personale delle cose.
Se crediamo, ad esempio, che il nostro paese sia il migliore dal punto di vista culinario, possiamo cambiare opinione dopo un viaggio in cui assaggeremo qualcosa di mai provato prima.
Quelle che definiamo “collisioni di valori” non rappresentano una minaccia per la relazione solo se gli interlocutori comprendono questa loro diversità e la accettano. Se invece la differenza di valori risulta un nodo che non si riesce a slegare, difficilmente si riuscirà ad ottenere un accordo.
Fa parte di un comportamento assertivo fornire le ragioni delle proprie scelte, opinioni e credenze, rispettando quelle altrui. Se cambiare l’altro è per voi davvero importante, cercate innanzitutto di proporre all’altro un cambiamento nel comportamento che vi infastidisce e non nel suo schema di valori.
Ad esempio, se non sopportate che un vostro amico fumi, chiedetegli di non fumare in vostra presenza, utilizzando messaggi in prima persona (“Quando fumi vicino a me, sento un fastidio alla gola e non riesco più a respirare bene”, piuttosto che “Fumare fa male a te e a me, quindi smettila!”).
Ricordiamoci di considerare che gli atteggiamenti umani sono condizionati continuamente da paure, pregiudizi e preconcetti totalmente personali e frutto di valori e credenze ben radicate.
Ogni società, ogni ambiente ne possiede di specifici, legati al bisogno continuo di perfezionismo, ai sensi di colpa che la società ci infonde e ai falsi miti, dai quali difficilmente riusciamo a distaccarci.
È utile scoprire quale incidenza questi hanno sul nostro comportamento e quali emozioni ci provocano, per essere maggiormente efficaci nel momento in cui ci mettiamo in relazione e quindi in comunicazione con gli altri.