Questa richiesta è abbastanza ricorrente tra le persone che mi contattano perché vorrebbero sentirsi liberi di esprimere ciò che pensano (e ciò di cui hanno bisogno) nel contesto lavorativo, senza il timore di essere giudicati per ogni parola detta o per la possibilità che il concetto espresso possa essere male interpretato e così portare a scontri o chiusure con colleghi e responsabili.
In questo post ti spiego alcuni passaggi fondamentali per capire come iniziare ad uscire dal loop della “paura del giudizio altrui” e cominciare a sentirti più libero/a di esprimere i tuoi bisogni e necessità, anche nel contesto professionale, risultando sicuro/a di te.
La paura del giudizio altrui è un qualcosa che accomuna la maggior parte di noi.
Mi ci metto in mezzo anche io, perché è stato un ostacolo difficile da superare e che ogni tanto ritorna a galla, perché alcune credenze, soprattutto se sono state parte integrante del percorso di crescita di ognuno di noi, è davvero difficile sradicarle completamente.
Ciò che è importante fare però è capire quando tornano a bussare alla nostra porta e riuscire a lasciarle sullo zerbino (si stuferanno di stare lì ad aspettare e se ne andranno da sole!)
La paura del giudizio degli altri ha spesso radici nel passato, deriva da una visione distorta di noi stessi e della nostra capacità di metterci in relazione con gli altri.
Sfido chiunque stia leggendo questo post, nel dirmi che non ha mai pensato, almeno una volta nella vita: “chissà cosa penseranno gli altri se” :
– faccio/dico questo
– metto quello
– taglio i capelli così
– prendo questa decisione
– decido di separarmi/sposarmi
– mi metto la gonna invece dei pantaloni
etc etc… potrebbero esserci mille e uno esempi diversi!
Alla base di tutto questo ci sono delle insicurezze che contribuiscono a generare una bassa autostima e ci portano a provare ansia. Nei casi peggiori ci si confronta con una estrema timidezza che porta all’ isolamento; questo non fa altro che allontanarci maggiormente dagli altri, portandoci alla chiusura e alimentando nuovamente la ns insicurezza.
Capite che questo è un vero e proprio circolo vizioso che si auto alimenta e che è davvero difficile scardinare.
Ognuno di noi ha il suo percorso, i suoi valori, le sue credenze e i suoi bisogni, e per ognuno di noi è necessario lavorare sulla propria impronta, ma ciò che ci accomuna è che se abbiamo paura del giudizio altrui, difficilmente troveremo la sicurezza che ci permette di essere noi stessi nei contesti sociali e quindi di riuscire a dire ciò che pensiamo o ciò di cui abbiamo bisogno.
Su cosa è stato utile lavorare per le persone che hanno fatto con me questa parte del percorso?
Inizialmente è stato importante capire e ammettere che ognuno di noi ha i suoi difetti, ma anche pregi e che se riusciamo ad identificarli, possiamo usarli a nostro vantaggio nel momento in cui ci mettiamo in relazione con gli altri.
M. ha scoperto di essere una persona particolarmente paziente, abbiamo lavorato su questo suo lato, per far sì che diventasse un suo punto di forza nel mettersi in relazione con i colleghi.
S. ha capito di essere una persona estremamente precisa e questo punto forte l’ha aiutata a tirare fuori la giusta sicurezza, quando doveva relazionarsi con il coordinatore.
A. ha capito di essere una persona socievole e solare e ha usato questa cosa per ritrovare la giusta armonia in ufficio.
Lo ripeto spesso (e non smetterò di farlo!) è necessario imparare ad apprezzarsi perché si è unici e delle nostre unicità, riuscire a fare i nostri punti di forza.
Man mano che acquisiamo sicurezza (e quindi lavoriamo sulla nostra autostima), la paura del giudizio altrui si allontana e poco a poco verrà sempre meno a bussare alla nostra porta.
E’ un processo di crescita personale, non può avvenire dall’oggi al domani, ma affrontando le situazioni che ci causano ansia, facendo piccoli passi e aumentando gradualmente la sfida (con noi stessi), acquisiremo la giusta fiducia che ci permetterà di essere noi stessi nei vari contesti sociali.
Non c’è giusto o sbagliato nell’essere noi stessi, anzi, portare sé stessi nella relazione con l’altro può portare tanta soddisfazione e una vita più autentica.
Se ti va, fammi sapere sotto nei commenti il tuo miglior “CHISSA’ COSA PENSERANNO GLI ALTRI SE…….”.