Bastano poche variazioni nel modo in cui parliamo per modificare completamente il modo in cui ci muoviamo all’interno del nostro mondo emotivo e relazionale.
Il linguaggio è un potente strumento a nostra disposizione; il modo in cui viviamo, ci muoviamo, riflette ciò che pensiamo e sentiamo.
Quante volte utilizziamo il verbo “dovere”?
“Devo fare quella cosa, per cui non posso venire…”
E’ un verbo pesante, che evoca obblighi ai quali si pensa non potersi sottrarre, che spesso stanca, affatica, rende le gambe stanche e i movimenti lenti.
Se lo sostituissimo con il verbo “potere” le cose già cambierebbero… è quasi una piccola rivoluzione!
Il verbo potere ha in sé l’idea della scelta, è un verbo che lascia aperta anche una possibilità di fuga, soprattutto se viene utilizzato al condizionale “potrei”.
Un buon punto di partenza è quello di curare di più le parole che utilizziamo quotidianamente, rivalutando così la nostra posizione, in primis con noi stessi e poi nei confronti degli altri.
E’ quindi vero che l’utilizzo di certi verbi può fare la differenza, ma anche il silenzio è un grande aiuto! A volte ci sentiamo in obbligo di parlare, riempiamo di chiacchiere inutili il vuoto, spesso se siamo con qualcuno e viviamo un possibile silenzio come un qualcosa di negativo.
Se siamo a casa da soli accendiamo la TV, o la radio, facciamo rumore… quasi come a riempire un vuoto.
Così facendo però, non permettiamo alla nostra dimensione più intima di rimanere in pace, perché sempre invasa da qualcosa che proviene dall’esterno.
Abbiamo forse paura di ascoltarci e sentire cosa abbiamo da dire a noi stessi? Probabilmente sì!
Il silenzio ci dà l’opportunità di entrare in contatto con il nostro IO.
Non è indispensabile meditare o attuare particolari sistemi di riconnessione con se stessi.
Basta stare in silenzio ed iniziare ad ascoltarci e ascoltare i nostri pensieri, così da fare un po’ di pulizia!
Ci sono frasi giuste e frasi sbagliate che possiamo dire? Forse sì, ma a me piace definirle efficaci o non efficaci. Proviamo a vedere un paio di esempi.
Frase efficace:
“Io la penso così” : alleniamoci a far sentire la nostra voce, a dire ciò che pensiamo, così da darci il valore che meritiamo. Noi valiamo tanto quanto le persone che ci circondano e troppo spesso ce ne dimentichiamo. Attenzione a non cercare di prevaricare sull’altro, attuando uno stile aggressivo. Con pacatezza e decisione possiamo dire ciò che pensiamo. Provare per credere.
Frase non efficace:
“Oramai è così, non si può più fare nulla!” :la tipica frase che diciamo per sentirci sollevati da qualcosa.
E’ come se abbandonare le speranze ci possa autorizzare a non fare nulla.
In realtà ci stiamo solo sottraendo di fronte ad una fatica o ad un cambiamento che probabilmente ci spaventa. Così facendo però soffochiamo le nostre energie e inneschiamo un processo di rallentamento e recessione.
Proviamo invece a pensare: “Cosa posso cambiare per risolvere la cosa?”
Se lasciamo apertura, sarà più facile raggiungere soluzioni alle quali magari non avevamo nemmeno pensato. Se poi chiediamo aiuto e magari che facciamo dire da qualcuno accanto a noi come la vede, perché non integrare la sua e la nostra soluzione per raggiungerne una terza, magari più funzionale ed efficace?!
Cosa ne pensate? Fatemi sapere sotto nei commenti.