Non si possono sradicare le emozioni dal nostro “paesaggio” interiore e nemmeno dovremmo volerlo: le emozioni ci aiutano a vedere ciò che davvero conta e ad agire in modo costruttivo.
Alcune emozioni però, quelle divenute abituali, possono solo nuocerci, se permettiamo loro di mettere le radici.
L’idea delle emozioni come forze oscure da sopprimere o domare si adatta bene ad un romanzo, ma ha poco a che fare con la realtà.
La verità è che le emozioni sono transitorie: alcune ricerche indicano che proviamo emozioni PURE solo per pochi minuti e che alcune di queste passano in un attimo.
L’approccio mindfulness alle emozioni non consiste né nel contenerle, né nell’assecondarle.
Esiste una meravigliosa via di mezzo per gestire le emozioni con consapevolezza: osservarle mentre emergono e poi lasciarle svanire, durante le tempeste di stress che ci travolgono.
Più riconosciamo la loro natura transitoria, meno ci identifichiamo con le nostre emozioni, e più riusciamo a vederle per ciò che realmente sono.
Via via che la nostra consapevolezza si rafforza, possiamo iniziare ad esplorarle, usarle per avvicinarci alle nostre esperienze interiori e per trovare la pace proprio in mezzo alla tempesta.
Ogni emozione negativa ha il suo specifico modo di attentare alla nostra calma e al nostro benessere.
La rabbia, ad esempio, sembra lievitare dentro di noi fino a farci scoppiare.
Il risentimento ribolle.
La gelosia ci fa sentire sofferenti e spiazzati.
La paura ci porta in un limbo di fragilità ed instabilità.
Non appena un’emozione inizia a manifestarsi, quello che tendiamo a fare, dopo averla riconosciuta, è iniziare a rimuginare, utilizzando quell’emozione come substrato per narrazioni dolorose.
Quindi, se siamo arrabbiati con qualcuno ripercorriamo con la mente vecchie offese subite, anche in altri contesti, ma associando la stessa sensazione.
Nei nostri fuorvianti tentativi di affrontare l’emozione, iniziamo a rivivere la situazione che l’ha provocata e a rivivere mentalmente la storia che ci sta dietro… continuando così ad alimentare quell’emozione senza nemmeno rendercene conto.
Se invece che concentrarci sulla situazione, ci concertassimo sugli stati d’animo e sulle sensazioni fisiche che proviamo in quella circostanza, vivendoli per quello che sono, allora l’emozione non continuerà ad essere alimentata dal pensiero: farà il suo corso e se ne andrà.
Essere consapevoli permette alle emozioni di formarsi, di manifestarsi ed indebolirsi, fino a ritirarsi, come è nella loro natura. Una volta padroneggiato questo modo di entrare in relazione con le nostre emozioni, ci renderemo conto che sarà tutto più facile.
Non è un passaggio immediato o scontato, necessita allenamento.
Non riusciremo da subito a scindere emozione e situazione, ma poco per volta, riuscendo a concentrarci sull’emozione, riconoscendola per quella che è e lasciandola scorrere via, potremo aumentare la nostra consapevolezza e di conseguenza l’autostima.
Le emozioni vanno vissute liberamente, in questo modo richiederanno sempre meno energie e nella loro forma “pura” (quindi non ingigantite, trasformate o alimentate attraverso narrazioni evocate da condizioni simili del passato o paure per il futuro) ci aiuteranno a capire ciò che davvero ci richiede ogni momento della vita.
Strategie per imparare a gestire le emozioni ne abbiamo?
Certo che sì!
Il trucco è quello di non voler combattere contro le emozioni, ma nel vederle come normali manifestazioni che si riflettono attraverso il nostro corpo.
Per affrontare le emozioni con consapevolezza, nel momento in cui sorgono, e per imparare a capire noi come reagiamo ad esse, proviamo a mettere in atto i quattro passaggi descritti di seguito:
- RICONOSCERE
Diamo un nome all’emozione (rabbia, felicità, solitudine, paura, gelosia….); questo fa parte del processo di riconoscimento dell’emozione stessa, piuttosto che di tutto ciò che ci sta dietro. Questo aiuta a distaccarci e a prendere consapevolezza della condizione che stiamo vivendo.
- ACCETTARE
Diamoci il permesso di provare quell’emozione, senza censure, né giudizio.
- ESPLORARE
Ascoltiamo come questa emozione si riflette sul nostro corpo, che sintomi sviluppa?
- LIBERARSI
Non identifichiamoci con quella precisa emozione. E’ un qualcosa di transitorio, che ci sta attraversando, che non ci appartiene. Tu non sei quell’emozione: non rimanerne imbrigliato!
Come vivi le tue emozioni? Riesci a gestirle?
Fammi sapere nei commenti!