Il rapporto è una profonda sensazione di connessione tra due o più persone.
Si tratta di una relazione di sincronizzazione, di fiducia reciproca e di intesa che avviene in modo inconscio.
La maggior parte di queste connessioni psicologiche ed emotive è spontanea e casuale.
Immagina di stare guardando un gruppo di persone che camminano insieme per strada.
Vedrai che quelle che sono veramente d’accordo camminano al passo e si muovono alla stessa velocità.
Se le avvicini, scopri che parlano anche allo stesso ritmo.
Sviluppare un rapporto con gli altri è ciò che consente loro di aprirsi alla tua influenza; questo accade per una semplice ragione: le persone sono attratte dai loro simili. Se incontri qualcuno che trova di non avere nulla in comune con te, sarà molto difficile avere un impatto significativo su di lui.
Un modo per creare un rapporto è prestare un’attenzione totale e completa all’interlocutore.
Sembra semplice, ma molti dimenticano che si tratta di un punto fondamentale per diventare un comunicatore efficace. Impara a non distrarti in una conversazione seria e assicurati di dedicare tutta l’attenzione all’interlocutore.
L’aspetto positivo è che esistono molti modi per avviare un rapporto e ciascuno aggiunge una dimensione alla connessione stabilita tra te e gli altri.
Parliamo prima del rapporto uditivo, che consiste nel regolare l’udito per collegarsi completamente all’altra persona attraverso l’elemento sonoro.
Nella società di oggi qualsiasi attività, indipendentemente dal settore, comprende la necessità, in un momento o in un altro, di entrare in comunicazione con gli altri.
Oggi, tecnologie come Internet e i telefoni cellulari ci permettono di conversare con persone di tutto il mondo.
Può anche accadere che i migliori collegamenti si verifichino al telefono o tramite software di videoconferenza.
Per stabilire questo rapporto uditivo a distanza, è ancora più importante concentrarsi sulle parole udite. Se si presta veramente attenzione, è possibile dedurre molte più informazioni di quanto si è udito.
D’altra parte, come probabilmente avrai constatato più volte, siamo in grado di “vedere” il sorriso di una persona al telefono, a volte anche di dire se è seduta, in piedi o si muove. Possiamo anche notare il suo stato d’animo, e questo senza alcuna informazione visiva.
Ti è mai capitato di parlare con qualcuno e di sapere subito che qualcosa non va?
Non dimenticare che, viceversa, anche gli interlocutori hanno lo stesso senso intuitivo per la tua voce e ciò che vi traspare. Occorre trasmettere un messaggio autentico, forte e chiaro e per riuscirci, è necessario stabilire rapidamente con l’interlocutore un rapporto solido.
Se l’interlocutore assume un atteggiamento, fai altrettanto.
Questo è chiamato ” l’effetto specchio “. Aggiunge la dimensione supplementare del “rapporto visivo”.
La regola è essere discreti nei movimenti, non esagerare o imitare le persone in modo vistoso.
Attendere da 8 a 10 secondi per riprodurre un gesto identico o simile, così la tattica passerà inosservata.
Quando si utilizza correttamente l’effetto specchio, le persone si sentono più a proprio agio.
Trasmetti loro il messaggio “sono come te”, offrendo così all’interlocutore un senso di sicurezza. Chi si sente sicuro abbassa più facilmente la guardia. Le barriere di resistenza vengono aggirate e diventa possibile influenzare più in profondità. E questo è un vero fattore di successo.
Ogni persona è unica, mossa da propri interessi, passioni, motivazioni e imperfezioni. Offrirle i mezzi per rivelare questa singolarità fornisce più potere durante l’interazione.
Le persone consentono anche di stabilire un rapporto con loro grazie al vocabolario descrittivo che usano.
Sebbene esistano decine di migliaia di parole in una lingua, la maggior parte di noi ne usa comunemente solo un piccolo sottoinsieme. Abbiamo la tendenza a concentrarci sulle parole cui attribuiamo un vero significato, parole che corrispondono al nostro modo di percepire la realtà.
Se una persona descrive una situazione definendola “cool”, “deliziosa” o “gradevole”, cerca di usare questi aggettivi nella risposta. Così, in un momento successivo della conversazione, quando descrivi un risultato desiderato, puoi parlare di qualcosa di “cool” o di “delizioso”.
Supponiamo che una persona evochi una situazione spiacevole con le parole “zero”, “noioso”, “insignificante” o “mediocre”. Potrai utilizzare gli stessi aggettivi quando, ad esempio, illustri come diventerà la sua vita se non pone in atto un cambiamento positivo.
Con questo metodo, l’interlocutore avrà davvero la sensazione che tu capisca che cosa è importante ai suoi occhi, che ascolti i suoi bisogni e i suoi desideri più profondi. Ancora una volta, questo aggiunge una componente supplementare al rapporto, offrendo campo libero per un impatto più potente.
Stabilirai così un clima di fiducia e di sicurezza, la condizione indispensabile per esercitare un effetto su chi ti circonda e mettere le basi per la crescita di un rapporto solido e duraturo.