Se volessimo parafrasare il buon Guzzanti (e il suo amatissimo Quelo) : “C’è grossa crisi. Qua non sappiamo più quando stiamo andando sulla terra, ti chiedi “come mai? Come dove nel mondo? Dove chi? Perché quando?”
Nessuno ha una vita priva di problemi, ma in generale noi umani siamo resilienti e ci adattiamo bene alle nuove situazioni.
La mindfulness ci propone un’altra possibile strategia: in vece di combattere il dolore, accogliamolo, diamo a noi stessi l’opportunità di affrontarlo e andare avanti.
Se lasciata a sé stessa, la mente, tende a sfuggire alle difficoltà e ad inseguire bisogni e desideri, ma alcuni problemi possono essere così grandi da opprimerci e seguirci, come fossero un’ombra. Nel lungo termine, scegliere di affrontare le difficoltà, invece di evitarle, è una gentilezza che facciamo a noi stessi. Annientarsi nella propria infelicità, negandola, significa combattere contro la realtà e tutte le lotte interiori sono stancanti e infruttuose.
Il modo migliore per sfuggire a una trappola è capirne il funzionamento e poi smontarla pezzo per pezzo: non si può rimanere intrappolati in un meccanismo che è stato fatto a pezzi.
Quando stai vivendo un momento difficile, le tue difficoltà operano su due livelli:
- La realtà che si deve affrontare è che c’è un problema e non si può cambiare;
- La sofferenza della mente spesso inizia con un giudizio “Questo non avrebbe dovuto accadere”, che a sua volta scatena un’emozione primaria: la rabbia (e poi paura, frustrazione, disperazione…)
L’emozione non può essere controllata, ma il suo invito alla sofferenza può essere contrastato attraverso un atteggiamento consapevole.
Qualche dolore nella vita è inevitabile, ma la sofferenza è una scelta, basata sul rifiuto di quel dolore e sull’accettazione dell’afflizione che ne consegue.
La resistenza porta dolore fisico e mentale, agendo sul rilassamento della tensione, in qualche modo mettiamo in movimento anche la mente, allentando la sofferenza. Invece di prendere le distanze dal dolore, andiamogli incontro con compassione e dolcezza, lasciando andare il pensiero di quanto ti rende infelice.
E’ necessario ricordarci che ciò che minaccia il ns benessere è ciò che ci immaginiamo sia avvenuto o avverrà, piuttosto che sensazioni basate su fatti reali. Stare nel momento presente ci aiuta ad affrontare l’ansia “da prestazione” che si genera in noi, di fronte a situazioni problematiche e ci permette di vedere le cose per come sono, facendo perdere potere al pensiero, focalizzandoci sulle azioni.
Come scomporre il dolore?
- Accoglierlo, piuttosto che resistergli e imparare a gestirlo
- Concederci l’auto-compassione (allontanando rabbia e impazienza)
- Guardare oltre il dolore, allungando il campo di attenzione a sensazioni positive
- Adottare misure pratiche, senza rimuginare, giudicare, lavorando sul problema e non sui sintomi
Ti senti pronto per affrontare un periodo di crisi o un problema?
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Ti aspettiamo!